Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea

Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea

Il rispetto dei diritti umani (v.) rappresenta uno dei principi fondamentali dell’Unione europea. La tutela di questi diritti è avvenuta attraverso l’operato della Corte di Giustizia che li ha definiti come parte integrante dei principi generali di diritto comunitario (v.).
Il Trattato di Maastricht prima e quello di Amsterdam poi hanno inserito al riguardo disposizioni specifiche (art. 6), ma l’esigenza di sancire l’importanza capitale di questi diritti ha condotto le istituzioni comunitarie ad elaborare il progetto di una Carta costituzionale dei diritti umani.
Il progetto della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea è stato presentato al Consiglio europeo di Colonia del 3-4 giugno 1999. Il Consiglio ha affermato che la Carta deve contenere:
— i diritti di libertà, uguaglianza e procedurali fondamentali (diritto ad un equo processo, diritto alla difesa ecc.) garantiti dalla Convenzione europea sulla salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali (v. CEDU);
— i diritti fondamentali riservati ai cittadini dell’Unione;
— i diritti economici e sociali enunciati nella Carta sociale europea (v.) e nella Carta comunitaria dei diritti sociali fondamentali dei lavoratori (v.).
La composizione dell’organo incaricato di elaborare il testo definitivo della Carta dei diritti fondamentali è stata fissata durante il Consiglio di Tampere del 15-16 ottobre 1999. Esso è formato dei capi di Stato e di governo dei quindici Stati membri, di un membro della Commissione, di sedici membri designati dal Parlamento europeo e di trenta membri dei Parlamenti nazionali (due per ogni Stato e designati dai Parlamenti stessi).
Sarà l’organo stesso, poi, ad eleggere il suo Presidente. Vi partecipano, inoltre, in qualità di osservatori, due rappresentanti della Corte di Giustizia e due rappresentanti del Consiglio d’Europa, mentre possono esprimere pareri il Comitato economico e sociale (v. CES), il Comitato delle Regioni (v.) e il Mediatore europeo (v.).
Il Presidente dell’organo, che terrà le sue riunioni a Bruxelles negli edifici del Consiglio e del Parlamento, elaborerà un piano di lavoro sul quale un Comitato di redazione dovrà redigere un progetto preliminare di Carta che, una volta approvato dal Presidente, sarà trasmesso al Consiglio europeo.